Protetto dalle raffiche di bora, il litorale fasanese rappresentava una vera e propria oasi per la vita ancora dall’antichità.
Nel I secolo qui era ubicata una villa marittima con il porticciolo, i cui resti sono stati scoperti alla fine dell’800. I resti del porticciolo sono stati rinvenuti nel 2017 e analizzati nel 2021 dagli esperti del Museo Archeologico dell’Istria. Durante la ricerca sono stati rinvenuti vari reperti archeologici che testimoniano il potere economico dei proprietari della villa, ma anche dell’intera zona nei primi secoli di dominazione romana.
Nel fondale marino è stato conservato un frangiflutti a forma di uncino, costruito con grandi blocchi di pietra calcarea locale, alcuni dei quali arrivano fino a 3,2 metri. La larghezza del frangiflutti va da 3 a 6 metri.
A causa dell’innalzamento del livello del mare in passato, il frangiflutti è ora sommerso a una profondità di 1 o 2 metri.
Il frangiflutti a forma di uncino è attualmente l’unico esempio conosciuto in Istria e la sua struttura frammentata serviva per proteggere il porto dai venti.