Il Parco Nazionale di Brioni è un’oasi dell’armonia tra l’uomo e i mondi della flora e della fauna. Qui ci sono circa 700 specie vegetali e 250 specie di uccelli, mentre il mite clima mediterraneo rende questa località piacevole e salutare. Partendo da Fasana, la linea verde che vediamo dinanzi si trasforma in Brioni Maggiore, la più grande delle 14 isole.
Le tracce dei dinosauri, i resti dell’antichità e dei secoli passati, le recenti opere umane, si fondono in questa località che dal 1893 conobbe periodi di prosperità ad opera del vecchio austriaco, l’industriale Paul Kupelwieser, padrone dell’isola.
Brioni, famoso luogo di riposo e di cura di massima categoria, inizia la sua fortuna salita durante il periodo dell’Austro-Ungheria e dell’Italia, diventando una destinazione di fama europea e mondiale, il tutto interroto durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Successivamente le Brioni diventeranno nuovamente famose per il maresciallo Josip Broz Tito, presidente dell’ex Jugoslavia, che vi giunse per la prima volta nel 1947 e qui ebbe la sua residenza estiva.
La consueta visita dell’isola di Brioni Maggiore inizia con il trenino turistico attraverso varie visioni di bellezze naturali: attraverso il parco safari, il castro bizantino, le villa residenziali romane nel golfo di Valcatena, insieme ad altre bellezze naturali e storiche. Accanto al porto ed agli alberghi «Istra», «Neptun» e «Karmen» si trovano la chiesa di S. Germano del XV. secolo nella quale si trovano gli affreschi istriani e le copie dei monumenti glagolitici.
Nelle vicinanze si trova l’allestimento delle scienze naturali e la mostra »Tito alle Brioni».
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