“Quando sull’isola istriana di Brioni verranno scoperti e diverranno accessibili tutti i siti risalenti alle varie epoche storiche – da quella preromana fino a raggiungere il XVI secolo – oggi ancora prevalentemente inaccessibili, questa bellissima isola diverrà un museo unico nel suo genere, ricchissimo di siti architettonici d’alto valore artistico e storico-culturale, che permettono di assegnare a quasi ogni cultura presente sulla costa settentrionale dell’Adriatico, almeno un monumento o comunque altri segni della loro presenza in loco”.
A. Gnirs, 1911
L’arcipelago delle Brioni è un connubio eccezionale di valori naturali e di patrimonio storico-culturale. Il clima mite e la posizione geografica favorevole, le baie che si spingono profondamente nelle isole e i punti più alti ben riparati, hanno offerto all’uomo la possibilità di operare ininterrottamente sulle isole dalla preistoria all’era moderna. Su di un arcipelago relativamente piccolo, di poco più di 7 km2, sono stati ritrovati un centinaio di siti archeologici e di tesori storico-culturali risalenti alle più svariate epoche: dall’insediamento neolitico costituito da capanne seminterrate nella baia di Valdaura (Soline), alla località balneare e sanatorio mondano d’inizio secolo scorso, a residenza presidenziale visitata per un quarto di secolo (1954-1979) da quasi un terzo dei capi di stato del mondo.
Questa biografia delle isole così concisa, che custodisce le tracce di cinque millenni di presenza umana, trasforma in realtà la leggenda della loro nascita e appena raggiunta quest’armonia irripetibile di flora, fauna e patrimonio storico, davanti a noi compare un pezzettino di autentico paradiso, incredibile intreccio immerso in un mare blu turchese, isole sempre verdi le cui vallate e colli sono cosparsi del candore vivace della pietra istriana.